Erica Gracilis: i fiori dell'autunno

ERICA GRACILIS/DARLEYENSIS


Il nome generico Erica assegnato da Linneo, deriva dal latino erīcē, una pianta descritta da Plinio, a sua volta adattamento di un'antica parola greca, ἐρείκη eréikē.

Di questa bellissima pianta possiamo distinguere 2 specie:

·      E. gracilis: La Erica gracilis è una pianta che rimane molto compatta non più alta di 45 cm che forma numerosi fusti, ricoperti da numerosissime piccole foglie aghiformi di colore verde molto intenso, sui cui rami si formano centinaia di piccoli fiori di colore rosato – rosso

 ·      E. darleyensis: alta fino a 60 cm, fiorisce fra il tardo inverno e la primavera; con fiori dal bianco a rosa

Questa piante ama i climi freddi, infatti la sua fioritura coincide proprio con l'inizio della stagione fredda fino alla primavera.
Per curarla al meglio è necessario porla in una zona del giardino o del balcone dove non ci sia proprio la luce diretta, quindi lasciarla in zona di mezz'ombra, riparata dai venti.

Ama i terreni acidi e morbidi, si consiglia di usare terricci specifici per acidofile. Naturalmente non esagerare con l'irrigazione e evitare i ristagni d'acqua.

Qualche curiosità:

L’erica nell’antichità era considerata una pianta magica, per questo motivo veniva utilizzata per costruire le scope, da impiegare per la pulizia dei templi degli Dei, e per produrre il legno da ardere, utilizzato per cuocere il pane da usare durante alcuni rituali sacri. Ancora oggi si considera l’erica una pianta purificatrice, tradizionalmente si crede che gli ambienti puliti con scope di erica vengano purificati dalle energie negative e che bruciare dell’erica essiccata, come se fosse incenso, serva a tenere lontani gli spiriti maligni. Inoltre, il legno dell’erica è stato ed è ancora utilizzato per la costruzione delle pipe, in quanto ha una buona capacità di resistenza ai deboli fuochi.